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MAY 2022 I Consigli

Salute: Cosa ci dicono consistenza e colore delle feci?

Tempo di lettura: 10 min
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Anche a te sembra che la digestione sia un argomento un po’ imbarazzante di cui si parla malvolentieri?

Se poi si inizia a parlare di feci, iniziano i rossori, i silenzi imbarazzanti, la sensazione di vergogna, ecc. Tutti segni che siamo in presenza di un argomento ancora tabù.

Nonostante si tratti di una funzione del tutto umana e che è parte della nostra vita, dalla nascita.

Sinceramente direi che è un po’ triste la cosa, soprattutto perché dietro alle porte chiuse dei rispettivi bagni, sempre più persone soffrono di problemi a ogni evacuazione.

Stitichezza, gonfiore e dolori lancinanti sono il motivo se un semplice bisogno basilare si trasforma in ore seduti sulla tazza – quindi tutto fuorché normale. Stitichezza

Penso sia arrivato il momento di liberarci da questo “tabù” e di iniziare a parlare con onestà sulla digestione.

Anche perché il tipo di evacuazione, il colore, la forma e la consistenza delle feci dicono molto sulla tua salute – molto più di quello che pensi, anche se forse ora ti sembra un po’ disgustoso.

Non cedere all’imbarazzo e prima di scaricare l’acqua del WC, dai ogni tanto un’occhiata a cosa hai prodotto nella tazza.

Se noti cambiamenti sostanziali nella consistenza, nel colore o nella forma, o anche se noti del cibo non digerito, allora potrebbero essere tutti indicatori che ci sia in corso qualche infiammazione o qualche condizione medica – quindi situazioni che potrebbero mettere a serio rischio la salute e il benessere (malattie infiammatorie dell’intestino, funzione alterata della tiroide e, in fin dei conti, addirittura cancro).

Per questo è così importante riconoscere i segnali d’allarme per poter reagire velocemente e per tempo.

Quindi andiamo a scoprire tutto ciò che bisogna sapere su colore, consistenza, forma e altre abitudini collegate all’evacuazione e alla digestione.

Iniziamo!

INDICE:
    1. COLORE NORMALE DELLE FECI UMANE?
    2. L’ABC DELLA DEFECAZIONE
    3. IL COLORE DELLE FECI
    4. CONSISTENZA DELLE FECI
    5. LA SCALA DELLE FECI DI BRISTOL
    6. QUANTO SPESSO È SANO DEFECARE?
    7.  COSA FARE SE LA DEFECAZIONE È “OSTRUITA”?

COLORE NORMALE DELLE FECI UMANE?

Lo stile di vita e le abitudini alimentari di ognuno di noi sono molto diverse tra loro.

Inoltre sul ritmo della nostra digestione influiscono anche la quantità di liquidi ingeriti, il ciclo mestruale, viaggi lunghi o corti, periodi di stress...

Definire il giusto colore di feci e una normale evacuazione è quindi praticamente impossibile.

Gli esperti sono d’accordo nel dire che sia normale e sano defecare dalle tre volte al giorno alle tre volte a settimana.

Insomma, qualcosa che per qualcuno è la norma, per qualcun altro potrebbe rappresentare un segnale d’allarme...

Ma niente paura, almeno finché non soffri di ulteriori sintomi sgradevoli quali:

  • defecazione dolorosa,
  • sensazione di gonfiore,
  • feci (troppo) dure o
  • diarrea.

Fai attenzione anche a odori insoliti o molto forti, oppure a un colore delle feci diverso dal normale.

Tieni conto che normalmente la defecazione dovrebbe essere relativamente veloce (meno di un minuto), indolore e senza fatica.

Un corpo umano sano dovrebbe evacuare feci marrone. Quindi un colore marrone (chiaro o scuro che sia) sarebbe un indicatore di un apparato digerente sano. Le feci di colore marrone che non sono appiccicose, non contengono cibo non digerito e che si scarica facilmente, indicano una digestione equilibrata ed efficace.

Prima di passare a un’analisi dettagliata dei vari colori, è importante gettare le basi; quindi andiamo a vedere come si digerisce il cibo.

L’ABC DELLA DEFECAZIONE

Ti interessa sapere come funziona e da dove inizia la tua digestione?

Semplice: al primo boccone!

Il tratto digerente inizia dalla bocca e finisce all’ano, una via che si estende per 6-8 metri nella quale possono succedere molte cose, dall’ingerimento e dalla scomposizione del cibo in più piccole unità all’assorbimento dei nutrienti e infine all’evacuazione delle sostanze non digerite.

Bisogna tener presente che ogni tratto dell’apparato digerente ha una sua funzione, ma è altresì vero che è anche molto importante ciò che mangi. Certamente oltre al cibo, anche l'attività fisica regolare e i livelli di stress influiscono molto sulla digestione e sulla frequenza di evacuazione.

Quindi è importante tenere a mente che il processo di defecazione è strettamente collegato allo stile di vita...

L’abc della defecazione Uno stile di vita sano che si basa su un'alimentazione variata ed equilibrata nonché su attività fisica regolare, aiuterà senz’altro a una defecazione facile e regolare.

Andiamo perciò a vedere velocemente come funziona l’evacuazione e come il cibo viaggia attraverso il corpo...

  • La CAVITÀ ORALE rappresenta l’ambiente che dà inizio alla digestione. Il cibo ingerito viene inumidito in bocca dalla saliva e sminuzzato dai denti. Poi i pezzetti di cibo si mescolano con gli enzimi digestivi.
  • La LINGUA accompagna il cibo alla faringe e nell’esofago. I muscoli circolari e longitudinali dell’esofago contraendosi ritmicamente permettono al cibo di proseguire la strada verso l’esofago con l’aiuto di una valvola il cui compito è quello di non far sbagliare strada al cibo. Quindi, una volta che lo stomaco è pieno, la valvola viene attivata facendo in modo che il cibo e i liquidi non risalgano (in caso contrario ci troviamo di fronte al fenomeno chiamato reflusso).
  • Lo STOMACO è l’organo con il compito principale di metabolizzare ulteriormente il cibo ingerito. Si tratta di un processo nel quale sono fondamentali sia gli enzimi sia l’acido gastrico.
  • L’INTESTINO TENUE è il tratto digerente più lungo, infatti misura 2-3 metri. Con i suoi numerosi villi l’area aumenta di almeno dieci volte. Il cibo si “ferma” nell’intestino tenue per circa 3-10 ore, relativamente agli ingredienti ingeriti col pasto.
  • Dall’intestino tenue il cibo poi passa all’INTESTINO CRASSO, l’ultima parte dell’apparato digerente. L’intestino crasso si differenzia in varie parti e funzioni (dipendentemente dal loco). Il suo compito è quello di produrre il muco e di assorbire dell’acqua e degli elettroliti dalle feci.
  • Una parte dell’intestino “continua” nel RETTO, dove le feci vengono accumulate prima dell’evacuazione.
  • L’ANO è la parte finale dell’apparato digerente, che rilascia le feci e quindi termina il processo di defecazione.
Con un’alimentazione equilibrata e attività fisica regolare, l’evacuazione dovrebbe procedere senza alcun intoppo – quindi senza fatica, pressione o dolori. Se dopo i pasti ti viene l’abbiocco, può darsi che il tuo stomaco sia stato sovraccarico, o che il cibo ingerito non sia adatto a te, ovvero che la quantità fosse troppa... Alimentarsi e digerire dovrebbe essere un dinamico duo responsabile di vitalizzare il corpo, e non ostacolare il suo funzionamento.

Quindi continua a leggere, soprattutto se hai problemi durante l’evacuazione, in qual caso le prossime righe sono state scritte a posta per te.

Così potrai scoprire cosa dice sulla tua salute il colore delle tue feci e quindi capire quando è sensato entrare in panico.

IL COLORE DELLE FECI

Come ho già menzionato, le feci marrone sono un segno di una normale e sana digestione.

In generale, un colore insolito può essere una conseguenza dell’ingerimento di determinati alimenti, o persino di problemi medici.

Un esempio: se mangi la barbabietola le feci possono diventare rossastre. Se invece assumi verdure a foglia verde, il colore tende al verdastro. Interessante, vero?

Ma attenzione! Se il colore delle tue feci è di colore insolito per più tempo, vai dal medico.

Nelle prossime righe sono spiegati i colori arcobaleno che puoi trovare nella tazza...

FECI VERDE Feci verde

Il colore verde deve farti paura? No! Si tratta di un fenomeno abbastanza usuale.

Dopo un’insalatona o una centrifuga verde di solito aumenta la probabilità che le feci si colorino di verde. Perché? A causa della clorofilla che rimane dopo l’assorbimento.

Frutta e verdura verdi non sono però gli unici “colpevoli”; anche molti coloranti alimentari possono portare allo stesso risultato, e anche alcuni integratori di ferro.

FECI GIALLE Feci gialle

In egual modo, anche le feci gialle sono una conseguenza dell’ingerimento di determinati alimenti, come carote, patate dolci o curcuma. Il colore può essere anche dovuto all’assunzione di farmaci contro il bruciore.

Attenzione! Se sul tuo menù non avevi alcun alimento giallo o se non stessi assumendo farmaci per il bruciore, ma il colore resta giallo, allora può trattarsi di un’infiammazione intestinale. Fai attenzione soprattutto se insieme al colore giallo compaiono coliche addominali, febbre e diarrea.

Se oltre al colore, le feci sono anche grasse e puzzolenti, allora potrebbe trattarsi di problemi al pancreas, al fegato o alla cistifellea. In qualsiasi caso fai una capatina dal medico.

FECI BIANCHE Feci bianche

Le feci di colore bianco sono motivo di preoccupazione? Purtroppo sì.

Questo colore è spesso un segnale d’allarme che ci deve portare dritti dal medico curante.

Bianco, grigio o sabbia, le feci di questo colore indicano una carenza di bile. Il colore bianco, poi, può indicare diverse infiammazioni e addirittura un cancro al pancreas.

Per non dilungarmi troppo, prendi sul serio questa situazione e cerca un parere professionale al più presto.

FECI NERE Feci nere

Per quanto riguarda invece le feci nere?

Niente di che, di solito è una conseguenza di ciò che ingeriamo – alimenti di colore scuro, per esempio mirtilli, more o simili. Inoltre può essere anche causato da alcuni integratori alimentari, come per esempio il ferro.

Quindi tutto a posto, proseguiamo!

FECI ARANCIONE

Anche col colore arancione non c’è motivo di preoccuparsi; spesso è causato da farmaci o dal cibo ingerito, ad esempio albicocche, rape e carote...

FECI GRIGIE Feci grigie

Come per il colore bianco, anche in caso di colore grigio è bene stare ben in guardia.

Le feci grigio scure o del colore dell’argilla è un indicatore che il collegamento tra fegato e intestino è ostacolato; quindi parliamo di un qualche blocco al condotto biliare che quindi va ricercato su consiglio medico.

FECI ROSSE Feci rosse

Mirtilli rossi o barbabietola possono colorare le feci di rosso...

Quindi, se non ci sono tracce di sangue, non serve andare in panico.

Se invece trovassi delle tracce di sangue? Più di frequente sono un indicatore per problemi di emorroidi. Quindi è sempre meglio consultare il proprio medico curante. Forza e coraggio!

CONSISTENZA DELLE FECI

Ora che abbiamo visto i diversi colori, come abbiamo già detto ci sono altri indicatori importanti da tenere sotto controllo, come la consistenza, la grandezza e la forma.

Le forme sono tanto diverse quanto lo sono i colori, da piccole palline fino alla vera e propria diarrea, con le due forme citate agli opposti...

È bene tenere a mente che le feci sane sono a forma di “salsiccia” e sono della giusta consistenza (liscia e non grumosa).

Se invece parliamo del modo “ideale” di evacuare, allora parliamo di un processo senza troppa fatica o dolori, con feci marrone di forma allungata e non separate.

Leggendo queste righe ancora ti si chiude lo stomaco e ti pervade una sensazione spiacevole?

Lasciati il disagio finalmente alle spalle e impara tutto ciò che devi sapere sull'argomento.

GRASSO NELLE FECI

Una tra le cose più interessanti è sicuramente il fatto che il grasso nelle feci, che quindi è più difficile sciacquare, fa pensare a un funzionamento epatico deteriorato e in disequilibrio.

Perché si arriva a tanto? Probabilmente è un problema di alimentazione. In questo caso è consigliabile assumere più quantità di

  • broccoli,
  • cavolfiore,
  • noci,
  • nocciole e
  • semi di zucca.

FECI “GELATINOSE”

E se invece si presentano gelatinose? La presenza di muco o feci che ricordano la gelatina possono essere una situazione preoccupante, in quanto possono indicare problemi all'apparato digerente. Cerca un consulto medico per analizzare al meglio la situazione.

FECI LIQUIDE SENZA DIARREA

Feci morbide e liquide possono indicare una milza stanca.

Di solito non si tratta di nulla di grave, ma è comunque consigliabile evitare le verdure fresche. Può inoltre essere d’aiuto assumere alimenti fermentati, tisane alle erbe e alimenti come riso, avena, farro, zenzero e finocchio.

MUCO NELLE FECI

Se siamo in presenza di muco?

Il muco in realtà è un composto normale delle feci, che spesso nemmeno notiamo in quanto trasparente...

Ma attenzione!

Se noti del muco bianco o giallo, dillo subito al tuo medico. Probabile che non si tratti di nulla di male, ma può anche indicare un’infiammazione della parete intestinale, ovvero può essere un segnale d’allarme di alcune condizioni mediche e di irregolarità dell’organismo.

Quindi è bene fare più attenzione in queste situazioni per confermare che sia tutto a posto.

Bene, continuiamo!

A FORMA DI PICCOLE PALLINE

Forse ti è già successo di produrre come delle piccole palline?

Sai perché?

Andiamo a vedere!

Questa forma è data quando all’alimentazione mancano fibre:

in questo caso è bene aggiungere gradualmente alimenti ricchi di fibre.

Un’ottima scelta possono essere

  • carote,
  • piselli,
  • avena,
  • mele,
  • fagioli,
  • orzo, ecc.

STIPSI

Si parla di stitichezza quando visitiamo il bagno solo una o due volte la settimana.

In alcuni casi, la stipsi è causata da farmaci, ma nella maggior parte delle persone è una conseguenza di una carenza di fibre alimentari.

La stitichezza è molto fastidiosa e spesso può essere accompagnata da coliche addominali, gonfiore, feci solide e la costante sensazione di non riuscire mai a svuotarsi del tutto.

Stipsi temporanee non sono pericolose per la salute, però una situazione che si protrae nel tempo può fare molti danni all’organismo.

Se stessi soffrendo di stitichezza già da una settimana e se questa è accompagnata da coliche addominali, allora ti consiglio di andare quanto prima dal medico.

E per quanto riguarda gli odori?

ODORE DELLE FECI

Se si tratta di un odore forte e sgradevole, sicuramente non è uno dei migliori segni, infatti evidentemente significa che qualcosa non va per il verso giusto.

Ovviamente che la defecazione non profumi di violette sia normale, e sicuramente sarai d’accordo con me che è più probabile che puzzi piuttosto che profumi...

Quindi qualche odore sgradevole non è nulla di insolito, però attenzione! Se l’odore è intenso e pungente, allora può essere sintomo di una cattiva digestione, o che le feci siano bloccate nell’intestino crasso.

L’odore non è altro che una conseguenza dell’azione dei batteri durante il metabolismo.

Vuoi sapere quali alimenti provocano il cattivo odore?

In realtà cambia molto da persona a persona; possono causare cattivi odori già alimenti come uova, fagioli, formaggi freschi... Ma possono essere causati anche da un eccessivo consumo di alcol.

Il mio consiglio? Se puzza troppo, allora aggiungi più porzioni di verdura fresca, soprattutto quelle a foglia verde che hanno un effetto balsamico sull’apparato digerente.

CIBO NON DIGERITO NELLE FECI Cibo non digerito nelle feci

Cosa possiamo dire invece sui pezzetti di cibo non digerito?

Se noti spesso qualche alimento vegetale (quasi nella sua forma normale), allora può indicare che al corpo manchino gli enzimi per metabolizzare le sostanze vegetali.

Parliamo di alimenti non digeriti come semi e mais. Puoi risolvere facilmente la situazione masticando di più ogni boccone.

Se invece noti alimenti non digeriti di frequente, e vedi anche altri cambiamenti nella digestione, allora devi consultarti con un medico.

LA SCALA DELLE FECI DI BRISTOL

Spero che fino a qui abbiamo gettato solide fondamenta e che ti siano ora chiari i principi della defecazione.

Per finire in bellezza, vorrei condividere anche un aiuto clinico che viene usato dai medici sin dal 1997: si tratta della scala delle feci di Bristol che suddivide le feci in sette categorie in base a forma e consistenza.

La scala di Bristol rappresenta quindi un metodo diagnostico che viene usato sia in ambito medico sia in ambito sperimentale. Nel 1997 la suddetta scala è stata sviluppata dall’ospedale di Bristol per migliorare la comunicazione clinica.

La scala può venir d’aiuto nella valutazione dello stato di salute e delle feci anche nel tuo caso.

La scala delle feci di Bristol: La scala delle feci di Bristol
Tipo 1: Grave costipazione: grumi duri e separati, a palline, difficili da evacuare.
Tipo 2: Leggera costipazione: grumi uniti a forma di salsiccia.
Tipo 3: Normale: forma a salsiccia con crepe.
Tipo 4: Ideale: forma a salsiccia/serpentina dall’aspetto liscio.
Tipo 5: Carenza di fibre: a pezzi, morbida, con bordi irregolari.
Tipo 6: Leggera diarrea: pezzi soffici dai bordi frastagliati e consistenza pastosa.
Tipo 7: Grave diarrea: liquido senza pezzi solidi.

Andiamo a vedere la scala più nel dettaglio.

  • Categorie 1 e 2 = COSTIPAZIONE. Il cibo è rimasto nell’intestino più di 100 ore. Perché? A causa di diversi fattori: stress, vita troppo sedentaria, carenza di fibre e acqua. Può anche indicare una malattia. Ufficialmente, si tratta di costipazione solo quando defechiamo meno di tre volte a settimana.
  • Categorie 3 e 4 = NORMALE. Si va al bagno almeno una volta, idealmente anche due al giorno. In questo caso si dovrebbe usare poca carta, in quanto non dovresti sporcarti troppo. Inoltre non puzza troppo ed è di colore marrone.
  • Categorie 5, 6 e 7 = DIARREA. Parliamo di disturbi intestinali, più nello specifico della carenza di enzimi e di un disequilibrio della flora batterica. Come per la costipazione, anche una veloce defecazione può avere diverse origini.Svuotare l’intestino velocemente e in modo dispersivo può essere causato dall’ansia ovvero dall’assunzione di alcuni alimenti. La diarrea di solito se ne va tanto velocemente quanto arriva. Se però è una condizione che si ripete, allora bisogna consultarsi col medico. Infatti potremmo essere in presenza del morbo di Crohn, della sindrome del colon irritabile, di celiachia o della tiroide malfunzionante.

QUANTO SPESSO È SANO DEFECARE?

Non esiste un’unica risposta a questa domanda. Idealmente, la frequenza di defecazione dovrebbe aggirarsi attorno a una e fino a due volte al giorno. Essendo che siamo tutti diversi tra di noi, non esiste una risposta universale che vada bene per tutti.

L’importante è aiutare il corpo per poter far visita al bagno regolarmente e senza dolori. Come?

  • Bere abbastanza liquidi.
  • Assumere sufficienti quantità di verdure a foglia verde.
  • Limitare quanto più possibile lo stress.
  • Fare movimento regolare (se non altro, fare una breve passeggiata più volte a settimana).E ciò che ritengo più importante:
  • Prendersi cura dell’intestino per una parete intestinale forte e sana.

Come fare? Vedi, è molto semplice...

 COSA FARE SE LA DEFECAZIONE È “OSTRUITA”?

Una parete intestinale forte e sana è un elemento fondamentale di una digestione sana ed equilibrata.

Immaginatela come un setaccio che sceglie quali elementi far passare nel sangue, e quali no.

Infatti mangiando, oltre ai nutrienti presenti nel cibo vengono ingerite anche le sostanze che vanno necessariamente eliminate dall’organismo.

Per poterlo fare ci serve una parete intestinale funzionante.

Il problema? Sempre più fattori, purtroppo, legati al nostro stile di vita danneggiano le pareti intestinali (aria inquinata, sempre più stress, cibi processati…).

E cosa succede?

Oltre ai nutrienti, in questo caso attraverso la parete (o meglio attraverso le lesioni nella parete), entrano nel sangue anche le tossine – che poi creano il caos nell’organismo.

Parlo di problemi cutanei, meteorismo, diverse allergie e disagi direttamente collegati alla defecazione (dolori, irregolarità, diarrea...).

Tutti i suddetti problemi, e molti altri, si manifestano in quanto trascuri la parete intestinale. Ovviamente non consapevolmente... Infatti è praticamente impossibile vivere in un ambiente perfetto, dove non esiste neanche un nemico del tuo organismo. Per questo bisogna prendere in mano la situazione in modo alternativo.

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Si tratta di una soluzione che devi assolutamente provare se stai affrontando problemi collegati alla defecazione.

Una semplice abitudine giornaliera può migliorare concretamente la qualità della tua vita, quindi sarebbe un peccato rinunciarci.

Anche perché mi assumo io tutti i rischi.

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