Il salmone – alimento nocivo o fondamentale per trasformare il tuo corpo?
E se sei tra quelle persone che si concedono questo dono della natura almeno una volta al mese, allora l’articolo di oggi è per te una lettura obbligata.
Prenditi quelle minuto, lascia stare tutto e concentrati sulle informazioni più importanti che leggerai quest’oggi. Dipende soprattutto da te se ti ammali, combatti i depositi adiposi, soffri di mancanza di motivazione, sbalzi d’umore ecc. o se, al contrario, scoppi di gioia, ti senti a tuo agio e inizi la giornata con il pieno di autostima.Sei sempre tu che hai in mano il tuo destino.
Anche quando si parla di salmone… Per questo dovresti assolutamente sapere qual è la strada giusta per offrire sia al tuo organismo (sia ai tuoi cari) quello che davvero merita. Bene, per chiarire le idee, obbiamo cominciare con le basi.PERCHÉ IL SALMONE FA BENE
Nonostante tutti gli studi, gli articoli e i dubbi, il salmone rappresenta un alimento che rientra sicuramente tra quelli più sani grazie a valori nutrizionali davvero strepitosi. E su questo non ci piove! È scientificamente provato che il salmone contenga un alto tasso di micronutrienti – parlo di vitamine e minerali che ricoprono un ruolo fondamentale per il benessere ed il corpo sano. Il salmone, infatti, contiene:- vitamina A,
- vitamina C,
- vitamina D,
- vitamina E,
- vitamina B-12,
- Magnesio,
- Potassio, ecc.
- stimolare, indirettamente, il consumo dei grassi in eccesso,
- avere un effetto positivo sulla vista,
- favorire l’equilibrio ottimale dei trigliceridi nel sangue,
- garantire il corretto funzionamento del cuore,
- sostenere la funzionalità cerebrale e
- mantenere il rapporto ottimale tra gli acidi grassi Omega-3 e Omega-6.
CHE COSA CONTIENE IL SALMONE: PROPRIETÀ NUTRIZIONALI
Mi raccomando, però: nell’ultimo periodo è proprio quest’ultimo (il rapporto tra i due acidi grassi) a causare moltissimi guai, poiché spesso la nostra alimentazione è tutt’altro che ideale. Di conseguenza, il nostro corpo soffre di infiammazioni di cui non siamo neanche consapevoli e che causano tutta una serie di reazioni tossiche che spesso trascuriamo: RAPPORTO TRA GLI ACIDI GRASSI OMEGA-3 E OMEGA-6 INTACCATO → INFIAMMAZIONI → ALTO TASSO DI CORTISOLO (L’ORMONE DELLO STRESS) → ALTI LIVELLI DI COLESTEROLO “CATTIVO” (LDL) → GRASSI IN ECCESSO A farla breve: sono convinto che devi assolutamente inserire il salmone nel tuo menù. Ma aspetta... questo vale solo se fai la scelta giusta! Infatti, esistono due tipi di salmone:- selvaggiooder e
- d’allevamento.
Valori nutrizionali del salmone crudo | 100 g |
Valore energetico | 170 kcal |
Proteine | 20 g |
Carboidrati | 0 g |
Grassi | 10 g |
● di cui saturi | 1 g |
Acidi grassi Omega-3 | circa 3 g |
Rapporto tra gli acidi grassi Omega-3 e Omega-6. | 10:1 |
- il cibo che il pesce mangia,
- il suo ritmo dell’alimentazione,
- le condizioni nell’allevamento ittico e
- la pescata.
QUANTO SALMONE SI PUÒ MANGIARE – CUCINA SANA
Per renderti chiare le idee, di seguito ti porto tre opzioni.Opzione 1:
Valore energetico per 100 g: 258 kcal
Opzione 2:
Valore energetico per 100 g: 215 kcal
Opzione 3:
Valore energetico per 100 g: 177 kcal
Perché lo ribadisco? Semplicemente perché le differenze sono visibili a occhio nudo. Facendo un breve paragone puoi constatare che l’opzione 1 vanta un valore energetico più alto addirittura del 50% rispetto all’opzione 3; in altre parole si tratta di una differenza di ben 81 calorie. E ricorda che parliamo di 100 grammi, il che è relativamente poco. Sono sicuro che a pranzo assumi da 150 a 250 grammi di salmone, il che comporta una differenza calorica ancora maggiore. Ecco perché devi esserne consapevole, specie se desideri smaltire quanti più grassi in eccesso e sei attento all’apporto calorico giornaliero. È questo il segreto per ottenere i risultati migliori. Ma è anche vero che esiste un dato ancor più sconvolgente, ovvero quello sul contenuto di grassi. Come mai il salmone 1 contiene addirittura 20 grammi di grassi per 100 grammi di prodotto e l’opzione 3 meno della metà? La risposta è davvero semplice. Metto la mano sul fuoco che il periodo di crescita di questo salmone è stato più breve, che è stato allevato in un ambiente limitato e con alimenti dal valore energetico molto elevato, a base di cereali. Per questo motivo non parliamo più di un rapporto ottimale tra gli acidi grassi Omega-3 e Omega-6, vero marchio di fabbrica nonché grande punto di forza del salmone. Potremmo addirittura dire che questo salmone contiene più grassi saturi. Proprio quelli, quindi, che non vuoi mangiare. Non fraintendermi... Come spiegato nella prima parte dell’articolo, i grassi sono fondamentali per il corretto funzionamento del tuo organismo. Certo, anche il salmone ne contiene, ma è anche ricco di acidi grassi insaturi Omega-3. Ricordati, però, che anche lo stress può influire su altri aspetti di questo alimento; sopra ho cercato di mostrarti qualche esempio per farti capire che le differenze sono enormi e che non esistono due salmoni d’allevamento uguali nelle loro qualità. Ecco, dunque, il mio consiglio: se per qualsiasi motivo non puoi concederti il salmone selvaggio, cerca di rispettare queste regole:- Assicurati che il salmone che acquisti contenga almeno il 19% di proteine.
- Verifica che contenga da 6 a 11 grammi di grassi per 100 grammi di prodotto,
- di cui un massimo 3 grammi di grassi saturi.
- Se possibile, opta per il salmone con la pelle, specie perché in tal modo garantisci al tuo corpo tutte le sostanze nutritive sane, come gli acidi grassi Omega-3.